Sponsorizzazione e Fatture False

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Un giro di fatture false - nel settore delle sponsorizzazioni e del noleggio di auto per le gare di rally - per un valore complessivo di circa 25 milioni di euro è stato scoperto dalla finanza di Udine. Nel corso dell'operazione le fiamme gialle hanno anche accertato un'evasione d'imposta sul valore aggiunto di circa 3,8 milioni di euro e hanno denunciato sette personeresponsabili della gestione di cinque società coinvolte. 

Le indagini hanno consentito di accertare che una notasocietà italiana, operante nel settore dellesponsorizzazioni e del noleggio di auto da competizione, metteva a disposizione dei propri clienti spazi pubblicitari sulle autovetture (impegnate nelle gare di rally anche a livello nazionale) per importi notevoli: un singolo contratto di sponsorizzazione poteva costare anche più di 200mila euro a stagione. Al fine di abbattere i ricavi su cui pagare le imposte, la società annotava in contabilità fatture false emesse da altre società italiane con costi inesistenti per prestazioni di servizi di vario genere. Nel giro entravano in gioco anche documenti fittizi per acquisti di carburante, pneumatici, pezzi di ricambio e riparazioni emessi da società di diritto estero ubicate in Paesi balcanici e risultate inesistenti.

Sponsor per Restauro Beni Culturali

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Il ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha emanato il decreto contente le norme tecniche e le linee guida per dare applicazione ai contratti di sponsorizzazione. Si tratta di contratti per la ricerca di sponsor, volti ad attivare una sorta di partenariato pubblico-privato per reperire risorse da destinare alla tutela ed alla valorizzazione dei beni culturali.

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale, le linee guida erano state previsto dal decreto Semplificazioni (Dl 5/2012). Il decreto attribuiva al Ministero il compito di dare attuazione in particolare al nuovo articolo 199 bis del Codice dei contratti pubblici, da esso introdotto per regolamentare i contratti di sponsorizzazione nel campo della conservazione e valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Un articolo, il 199 bis, che ha stabilito qual è l'iter per la scelta di uno sponsor, che si impegni solo a finanziare (sponsorizzazione pura) oppure a curare e sovvenzionare la progettazione e la realizzazione di un intervento (sponsorizzazione tecnica), in cambio di una promozione della propria immagine, marchio o attività.

Con la sponsorizzazione infatti, che sia tecnica o pura, o anche mista, lo sponsor associa il nome, il marchio, l'immagine, o un proprio prodotto ad un bene o ad un'iniziativa culturale, ricevendo in cambio dunque una sorta di speciale pubblicità. 

Il decreto è composto da disposizioni di diverso carattere: norme tecniche di natura precettiva e  linee guida che invece costituiscono indicazioni aventi ad oggetto l'interpretazione del quadro normativo di riferimento.

Il decreto provvede innanzitutto a definire il contratto di sponsorizzazione, distinguendolo da tipologie contrattuali simili e dagli accordi di varia natura volti a stabilire rapporti di partnership pubblico-privato. Inoltre vengono esaminate nel dettaglio le modalità procedimentali per la scelta dello sponsor per tutte le tipologie di sponsorizzazione: pura, tecnica o mista. Quest'ultima nasce dalla combinazione delle prime due, è il caso, ad esempio, di uno sponsor che cura la progettazione e finanzia l'esecuzione di un intervento.

Infine vengono presi in considerazione alcuni aspetti problematici riscontrati nella prassi applicativa dei contratti di sponsorizzazione, quali: gli aspetti contabili inerenti alla gestione degli introiti delle sponsorizzazioni; la possibilità di stabilire rapporti di partnership rispetto a soggetti del terzo settore; la ricognizione della vigente disciplina fiscale.

Fonte: professionearchitetto.it

Cassazione su regime Fiscale Sponsorizzazioni

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Le sponsorizzazioni costituiscono una fondamentale risorsa economica per il settore sportivo. Una recente pronuncia della Cassazione, prevedendo un gravoso regime fiscale per gli sponsor, tuttavia, potrebbe determinare un decremento di tale fenomeno nel panorama italiano.

Nell’ordinanza n. 3433 del 5 marzo 2012 la Suprema Corte, occupandosi di una vicenda avente ad oggetto la detrazione fiscale delle spese sostenute per una sponsorizzazione di tipo sportivo, delineando il confine tra spese di rappresentanza e spese di pubblicità, ha qualificato quelle sostenute per la sponsorizzazione come spese di rappresentanza con rilevanti ricadute sul piano fiscale.

Fonte: www.personaedanno.it

Monte dei Paschi: Stop a Sponsorizzazioni

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Con il Monte dei Paschi a rischio di crac e un piano industriale lacrime e sangue, non ci saranno più soldi per finanziarie club senesi a caccia di scudetti e coppe. Le stesse contrade, lo zoccolo duro della migliore tradizione cittadina, verranno inevitabilmente penalizzate. Complice il flop miliardario di Antonveneta e la politica panem et circenses del suo ex presidente Mussari, la pacchia stavolta può dirsi finita. Addio faraoniche campagne di sponsorizzazione. Bye bye sogni di gloria (sportiva). 

Fonte: Il Giornale

Clausole Penali nel Contratto di Sponsorizzazione

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Visti i recenti scandali in tema di doping, le aziende che sponsorizzano gli atleti stanno prendendo provvedimenti per cautelarsi da eventuali danni d'immagine dovuti a casi di doping.

Infatti, sempre più frequentemente, vengono inseriti nei contratti clausole penali che prevedono un determinato risarcimento danni a carico dell'atleta trovato positivo a sostanze dopanti.

avv. Nicola Ferrante

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